Lo stipendio dei programmatori

Oggi ho deciso di affrontare un tema “scottante” e di riflettere sulla qualità degli stipendi dei programmatori.

Ci sono una serie di fattori che rendono difficile stabilire una cifra valida per tutta Italia, come per esempio la domanda di personale qualificato; a Milano la vosta costa di più che in altre città e nello stesso tempo ci sono molte, molte aziende che hanno bisogno di personale. La conseguenza diretta è che lo stesso lavoro sarà meglio retribuito a Milano piuttosto che a Bologna.

Senza contare che la congiuntura economica (e quella attuale non è certo favorevole) può influire pesantemente sulle decisioni di investimento in personale.

Un’altro fattore che l’azienda valuta è la componente di “gestione” associata ad una posizione, si parte dall’autonomia individuale e si arriva fino alla gestione di un gruppo di lavoro; una persona che riceve specifiche da implementare e che “deve solo eseguire” verrà retribuita meno di una che coordina un gruppo di persone. Le aziende hanno bisogno di persone a cui affidare delle responsabilità, maggiore è la responsabilità, maggiore deve (e non dovrebbe) essere lo stipendio; indipendentemente da quello che si fa. La mia esperienza mostra che le aziende cercano il più possibile persone che a cui affidare in toto una serie di attività per ottenere indietro solo dei risultati, maggiori sono i risultati attesi, maggiore è lo stipendio.

La diretta conseguenza è che non importa se un programmatore è bravo a scrivere il codice in quanto non è su quel tipo di problemi che di solito ci si concentra. Il risultato, ovvero il codice funzionante è dato per scontato. La (triste) conseguenza è che, a meno di non riuscire ad introdurre in azienda una metrica sulla qualità del codice, lo stipendio del programmatore non potrà mai salire come quello di chi coordina le persone.

Considerando il mercato IT di Bologna oserei definire la cifra di 38.000 euro lordi l’anno come tetto massimo per chi svolge esclusivamente lavoro di programmazione. Non è una cifra malvagia, affatto, ma è necessario considerare che:

  1. Ci arrivano in pochi in quanto molte persone optano nel frattempo per un’altra carriera (PM, etc)
  2. Non tutte le aziende sono disposte a pagare un programmatore “puro” tale cifra
  3. Per raggiungere tale cifra di solito servono più di 7 anni di esperienza nella posizione

Questo è un vero peccato in quanto posso spesso toccare con mano la realtà descritta da tanti libri che afferma che le differenze di rendimento fra le persone possono variare da una a dieci volte. Se lo stipendio di un programmatore senior ha un tetto (dovuto al fatto che non si misura la sua produttività) la conseguenza è che prima o poi questo imbocca una carriera diversa. Se si vuole evitarlo è necessario pensare a come valutare ed incentivare il lavoro del programmatore; agormento che mi riprometto di trattare in futuro.

27 pensieri riguardo “Lo stipendio dei programmatori

  1. 38k euro lordi annui non sono niente male…anche se mi sembrano un po’ esagerati. Le offerte che vedo io sono molto minori…direi sui 30k…

    1. 38k euro sono il limite massimo che secondo la mia esperienza si possono ottenere come programmatore puro a Bologna.
      Parlo di casi limite e rari ma reali. E’ vero che le offerte medie viaggiano leggermente sopra i 30k, ma per persone con 10 anni di esperienza secondome non sono adeguati.
      C’e’ poi da considerare che la situazione attuale di crisi attuale non aiuta e spinge verso il basso.

  2. 30k lordi sono 15k netti…e con che contratto?stiamo parlando di tempo indeterminato? non penso…perche` se e` un tempo determinato ci sono 12 mensilita` e quindi i 30k sono poi 1250 euro netti al mese….un po’ pochini…

    1. 30k lordi con contratto a tempo indeterminato sono piu’ di 15k netti in quanto una parte dei contributi la paga l’azienda e non viene vista dal dipendente. Non so in cosa si traduca perchè sono consulente, ma azzarderei 1250 per 14 mensilità. I 38k a cui mi riferivo erano con contratto a tempo indeterminato; se si volesse fare un confronto con la partita IVA direi che l’equivalente di 38k da dpiendente sono circa 50k di fatturato.

    1. Tassazione per introiti personali (non aziende) in Italia:
      da 15.000 a 28.000 euro annui = 27%
      da 28.000 a 55.000 = 38%
      Io faccio questo calcolo:
      (30000*(1-.38))/14 = 1.328 euro mensili,
      a cui vanno tolti 20-30 euro per tasse regionali e provinciali.
      In pratica in banca ti versano circa 1300€.

      Ci sono riscontri?

      1. Il tuo conto non è corretto. Il lordo annuo tiene conto anche dei contenuti previdenziali e gli scaglioni sono progressivi quindi se guadagni 30.000 euro paghi il 23% fino a 15.000 il 27% da 15.000 a 28.000 e il 38% da 28.000 a 30.000.
        Il calcolo da fare (solo per l’irpef) è 15.000*0,23 + 13.000*0,27 + 2.000*0,38=7720 (lo sapevi che se digiti il conto da fare nella barra di ricerca di google ti viene fuori il risultato?). Il conto dell’irpef lo fai sul ral meno i contributi previdenziali, che nel tuo caso potrebbero essere il 20%. Quindi la cifra su cui calcolare l’irpef è 24.000 per cui ottienei (15 000 * 0,23) + (9000 * 0,27) = 5880 euro di irpef annuali. Riepilogando 30000-6000(INPS)=24000(quota soggetta ad irpef)-5880 =18120 che se dividi per 14 ottieni 1294 euro al mese. Sono conti a spanne, meglio se ti informi da un commercialista o un sindacato o cerchi dei programmi online.

  3. tasse pesanti in Italia eh…
    qui in Olanda i programmatori dall’estero godono di uno del 30% tax ruling…che significa che i 30k lordi si traducono in 2350 su 13 mensilita`…

    1. Ciao, ma la regola del 30% non si applica a stipendi lordi (inclusi eventuali benefit nel calcolo) superiori ai 50k?
      Io ho ricevuto un’offerta ad Amsterdam come programmatore junior j2ee a 34k lordi annui più alcuni benefit. Mi hanno detto che approssimativamente si tratterebbe di uno stipendio netto di poco superiore ai 1700 euro. Ma mi converrebbe accettare per quei soldi? Ho visto che gli affitti ad Amsterdam sono abbastanza alti! Ok che farei tantissima esperienza ma ho in ballo anche altre offerte in italia sempre con stesso trattamento economico (ma contratti a progetto!), in posti vivibili a misura d’uomo (no metropoli come Roma, Milano, Torino, Napoli) con costo della vita basso (500 euro al mese di affitto per 100mq). Cosa mi consigli di fare?

      1. ciao Andrea,
        non so molto di te quindi posso solo darti dei consigli generici. Se hai meno di 30 anni concentrati su cosa fai al lavoro prima di quanto prendi. Se investi in conoscenza di solito i risultati economici arrivano dopo, ma quando arrivano si vedono. Al tuo posto, partendo dall’ipotesi che o non hai una famiglia (intesa come moglie e figli) o ce l’hai e ti segue dovunque vai, direi che una volta che sai quanto ti serve per vivere e mettere da parte qualcosa ogni anno vai nel posto dove pensi di imparare di più. Io, se non avessi famiglia, opterei per l’estero a prescindere, specialmente Olanda e Germania.

  4. @giovanni cuccu:
    sei ottimista…quanto ero ‘libero professionista’ (mi fanno ridere sia l’aggettivo che il nome…LOL) in Italia, hodovuto pagare un ciulo di commercialista e di avvocato per il recupero crediti…cono costi che bisognerebbe calcolare…facciamo che sono 55k da ‘libero professionista’

  5. Ciao Terenzio…
    a me ancora girano le palle nel vedere il mio Paese ridotto a paesino mafioso corrotto del secondo mondo. Mi intristisce profondamente vedere che l’Italia è oramai paese del secondo mondo.
    Qui un programmatore .NET guadagna tranquillamente 3500 euro al mese netti+cellulare+bonus vari (aggiungi un 3000 euro netti annui), più 1 corso annuo (dipende dalle ditte, ma in genere di valore non superiore ai 1000 euro…poi dipende dalle ditte e dai singoli casi). In italia sono 1000 euro.
    Allora mi sono chiesto perchè le ditte olandesi non affidano i lavori alle ditte italiane, che costano di meno. Perché? Perché sono inaffidabili: non consegnano i lavori, hanno atteggiamenti e comportamenti “focosi” che in nord Europa non sono apprezzati.
    E vige anche la regola contraria: gli italiani non pagano. la ditta della mia ragazza ne ha avuto esperienza. Da allora non lavorano più con italiani…

    1. Che gli italiani siano effettivamente un popolo di furbi è percepibile anche in Italia. Credo che sarebbe importante capire in relazione ai numeri che hai dato quanta dose di managerialità (ovvero di sapersi gestire da soli e di gestire delle persone) serve per arrgiungere quello stipendio e quanto prende un responsabile di un gruppo di programmatori. Quello che mi piacerebbe capire è se anche all’estero programmatore==manovale o c’è una maggiore consapevolezza del fatto che la programmazione è un “lavoro di concetto” o se vogliamo prendere a prestito un termine usato da Donald E. Knuth un’arte.

  6. NOTA: mi riferiso a un programmatore .NET certificato Microsoft con 10 anni di esperienza sulle spalle.
    Riguardo al costo della vita in Olanda, i dati sul mio sito. Un calcolo al volo: 1200 affitto casa – 100mq spese incluse, 200-300 euro mangiare, 100 euro assicurazione sanitaria.

  7. 3500 euro netti al mese cosa comprendono? Anche i contributi pensionistici?
    Io non ho 10 anni di esperienza ma solo 6 in java, non ho nessuna certificazione e la mia azienda non mi fa seguire nessun corso, ma se al mio stipendio tolgo il pagamento dei contributi e delle tasse direi che posso arrivare vicino ai 3000!

  8. A milano con 3 anni di esperienza si riesce a prendere dai 32K ai 35K lordi, con contratto a TI, ma solo in alcuni casi….
    (questo è il mio caso)
    a Bologna penso un po meno… comunque concordo col fatto che l’Italia da veramente poche prospettive per gli sviluppatori SW! 😦
    che tristezza il nostro paese..

  9. Grazie ragazzi per le info. fornite, IO sono laureato e sviluppo software in java da 5 anni, la mia tariffa è 200 euro/ gg come libero professionista.

  10. Sono diplomato in meccanica. Ho 35 anni e sono programmatore da almeno 10 anni, di cui solo gli ultimi 7 “validati” da un vero contratto di lavoro in ambito informatico. Lavoro in una azienda informatica del centro Italia e ho un contratto a tempo indeterminato da 6 anni. Il contratto è nel settore metalmeccanico (13 mensilità). Sono “impiegato” al 4° livello (stesso livello di quando sono stato assunto o un avanzamento, dovrei verificare), non ho nessun benefit (per questo, come da contratto nazionale, ricevo il “contributo perequativo” a giugno) e non si fanno straordinari. Sulla busta paga vengono detratti circa 20/30 euro da comune e regione. Mi ritrovo con uno stipendio netto di 1.233 euro.
    Credo che i miei colleghi (quasi tutti laureati) abbiano lo stesso trattamento, non sono trattato diversamente (in effetti ho molta più esperienza).
    Cosa ne pensate?
    Ho una richeista di CV da una azienda di Roma (.Net avanzato + SharePoint); quanto dovrei chiedere per “differenza” dalla piccola cittadina alla città (più costosa) e per “salire” di stipendio?

    1. ciao,
      é difficile dare una risposta in termini di soldi. Personalmente valuterei prima di tutto la crescita professionale. Dovendo dare qualche indicazione direi che dovresti valutare quanto costa vivere in una città diversa, aggiungere tale cifra e aggiungere il 5% del tuo stipendio attuale.
      Hai 35 anni forse guarda a quello che impari e che può formare la tua professionalità, il resto viene da solo.
      Giovanni

      1. É difficile conoscere in quale realtà andrai effettivamente a trovarti, dichiarano tutti un ambiente “stimolante” e con sicura “crescita professionale” (gli annunci per programmatori pare abbiano quei 2/3 template fissi), invece poi magari ti ritrovi a mettere mano su codice di 5-10 anni fa scritti in VB6 con i piedi e che fa letteralmente vomitare. Come fai ad informarti su come realmente un’azienda lavora? Dovresti conoscere qualcuno che ci sta dentro, non puoi ipotizzare nulla guardando il loro sito istituzionale o il portfolio clienti… Purtroppo al momento sono “bloccato” in un’azienda dove la regola è “basta che funziona”, io cresco professionalmente solo perché ho una curiosità naturale e spirito da autodidatta, e perché attualmente posso (e lo faccio) dedicare tutto il mio tempo libero all’informatica. Ma rimanendo nel posto di lavoro attuale non ho speranza di migliorare la mia professionalità, almeno dal punto di vista “tecnico” i miei colleghi non hanno nulla da insegnarmi e non si fanno corsi di nessun genere. Non voglio diventare un PM o un analista o altro, a me piace scrivere codice e/o sfruttare framework e ambienti già pronti.Il tutto nella maniera più professionale (senza errori, pensando a future implementazioni, ecc…), invece qui viene sempre chiesto di fare il lavoro nel più breve tempo possibile, senza badar ad altro (e immagino non sia un caso raro, anche perché negli anni mi sono confrontato con colleghi di altre aziende). Quindi sì, mi piacerebbe andare a lavorare in un ambiente più “professionale” sotto questo punto di vista (e che veramente ci tiene alla qualità), ma come si fa a saperlo da prima?

        Sulla questione stipendio, io ho un RAL di 22.500 euro/anno circa, e quindi una tassazione al 27%. Se fosse di 29.000 euro/anno avrei una tassazone del 38% (lo deduco dai dati riportati a questo indirizzo: http://www.taxrates.cc/html/italy-tax-rates.html).

        Del passaggio da 27% a 38% devo per forza tenerne conto per fare dei paragoni reali, altrimenti potrei effettuare scelte sbagliate.
        Qualcuno sa dirmi se sono corretti questi dati?
        ……

      2. ciao,
        quello che scrivi è un pericolo reale, ma devo dire che vale per entrambe le parti. Ci sono aziende che si fanno “belle”, ti promettono mari e monti e poi invece scopri una realtà molto diversa (in negativo); lo stesso però vale per candidati con il curriculum “steroideo” (parlo perchè li ho visti di persona) che poi appena approfondisci tecnicamente cadono anche su problemi banali. Non ho una soluzione al problema, ma solo alcune indicazioni. Se devi investire del tempo extra lavorativo in competenze fallo, ma in modo pubblico, ovvero partecipa ad un progetto open source, in questo modo risolvi dei problemi, impari una tecnologia/prodotto e ti fai conoscere. Se scopri che l’azienda per la quale lavori non ti valorizza, prova a cambiare, non solo per soldi, ma soprattuto per quello che ti fanno fare.

  11. Salve, ingegnere elettronico 8 anni di esperienza in java a Milano. Due certificazioni Sun. Attualmente ho 29k! Sto cercando di forzare con un altro contratto a 34k in una grande azienda di consulenza. Ma sono poco ottimista nononstante la mia grande esperienza come senior sviluppatore j2ee. Come ingegnere non posso certo ritenermi soddisfatto. Probabilmente era meglio specializzarmi in altri settori. Il mondo della consulenza campo web forse è cosi. mah…

    1. 8 anni di esperienza più una laurea nel settore a 29k annui sono sicuramente sotto la media (soprattutto per Milano), ma proprio per questo dovrebbe essere più facile trovare uno stipendio nella media (34k mi sembra già molto meglio). Spero che, viste le cifre, il contratto sia da dipendente

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