Giù le mani dal fascicolo sanitario

Dopo aver letto un altro articolo in cui si prefigura che lo scenario migliore per il fascicolo sanitario sia quello in cui vi sia un solo prodotto nazionale, ho deciso di scrivere anch’io qualcosa che vada nella direzione opposta, ovvero che spieghi quali possano essere i vantaggi ad avere un fascicolo sanitario regionale.

Nota: per chi non lo sapesse fino a due anni fa sono stato coinvolto direttamente nella realizzazione del Fascicolo Sanitario dell’Emilia Romagna; è un progetto a cui ho partecipato fin dalla sua nascita (nel 2008). Il mio punto di vista è condizionato da tale esperienza, attualmente mi occupo di altro e l’azienda per cui lavoro non è ne coinvolta nè collegata alle attività sul fascicolo sanitario, per cui lo scenario nazionale non ha ripercussioni sulla mia vita lavorativa.

Tutti gli articoli che ho letto sostengono che a livello nazionale il fascicolo non decolla per vari motivi come la difficoltà di accesso, la mancanza di informazioni complete, etc. Si guarda ai macro numeri e ai macro problemi con taglio di alto livello con il quale si ipotizzano delle soluzioni.

Provo a fornire una visione più concreta e delle possibili ipotesi di soluzione.

Ad oggi ogni regione ha il proprio fascicolo e le differenze fra una regione e l’altra sono molto marcate, sia in termini di funzionalità che in termini di come queste sono offerte.

Unificare i fascicoli in un’unico piattaforma vuol dire appiattire queste funzionalità.

Per chiarire meglio a cosa mi sto riferendo consideriamo che il FSE dell’Emilia Romagna consente di (elenco non completo):

  1. Accedere ai fascicoli dei propri figli
  2. Accedere ai fascicoli di persone delegate (es i genitori anziani, i coniugi)
  3. Cambiare il proprio medico di base
  4. Vedere dei dati (es le prestazioni delle ricette, gli esami dei referti) che sono fuori standard nazionale
  5. Prenotare gli esami in maniera integrata
  6. Vedere i pagamenti dei ticket
  7. Taggare, archiviare i documenti o marcarli come preferiti

Quali di queste funzionalità sono/sarebbero presenti a livello nazionale? E quelle analoghe di altre regioni?

Se la proposta è di avere un FSE minimo comune denominatore di tutti quelli ad oggi presenti il rischio concreto è quello che per i cittadini di almeno tre regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lomabardia) “tornino indietro nel tempo di qualche anno”.

Se la proposta è quella di avere un FSE che è la somma di tutte le funzionalità regionali, vorrei proprio capire come le regioni che non offrono i servizi richiesti possano riuscire a fornire quanto richiesto in tempi ragionevoli.

La causa di tutto è che il FSE è la punta di un iceberg, ovvero i servizi che offre sono possibili solo se l’infrastruttura IT della regione ha un certo livello di maturità. Qual è il senso di una piattaforma nazionale se quella regionale non è adeguata?

Oltre al tema tecnico ce ne è anche uno di natura diversa: ci sono regioni (fra cui l’Emilia Romagna) che hanno realizzato degli FSE con funzionalità avanzate, che offrono servizi utili in maniera integrata: perchè dovrebbero essere penalizzate dal fatto che altri non ci sono ancora riusciti?

Perchè la logica dovrebbe essere quella di livellarsi verso il basso?

Dal mio punto di vista la soluzione va cercata preservando quanto di buono esiste oggi e cercando di risolvere i problemi, che oggettivamente ci sono, del modello regionale.

Su questo aspetto posso affermare per esperienza diretta che il modello di coordinamento fra regioni per offrei dei servizi uniformi e interoperabili non funziona, serve un livello nazionale “forte” che dia indicazioni e tempi precisi per procedere. Un modello gerarchico in cui il nazionale guida il regionale mi pare la soluzione migliore (se nno erro è anche quella attualmente vigente). Lo scopo però non è una piattaforma unica nazionale, ma una infrastruttura nazionale di interoperabilità fra regioni.

Chi non riesce a fornire il livello minimo può, nella mia visione, usare una versione nazionale del FSE “minima”, ma ritengo corretto che le regioni che sono in grado possano sperimentare con delle “fughe in avanti”.

Prenotare dalla app FSE la vaccinazione COVID e poterne cambiare la data per me, per mia moglie, mio padre e i miei figli quando voglio (il sabato e la domenica) e dove voglio (al fiume o al mare) è una cosa che mi spiacerebbe molto di perdere perchè in qualche altra parte di Italia non sono ancora pronti.

Sono consapevole che con il mio modello se un cittadino cambia regione si trova di fronte strumenti profondamente diversi, però anche in questo caso il livello nazionale potrebbe essere utile per fornire maggiore uniformità e cominciare a far fare le stesse cose nello stesso modo a tutte le regioni.

Le regioni che possono, dovrebbero a mio avviso investire di più nei propri FSE, per fare da traino rispetto alle altre. Le innovazioni potrebbero essere sia tecnologiche (es. quanti FSE sono scalabili, progettati/aggiornati con tecnologie cloud?) che funzionali (es ricerca stile google, mostrare i documenti con i collegamenti relativi come ricetta, referto, accedere alle cartelle cliniche).