Dopo aver affrontato la preparazione del curriculum vorrei spendere qualche parola sul colloquio. Il curriculum e la lettera di presentazione sono dei mezzi per arrivare al colloquio che a mio avviso costituisce “il grosso della partita”.
Non credo che ci siano particolare stratagemmi da seguire, di seguito elenco i punti fondamentali:
- Essere sinceri sinceri, nel senso che mentire spudoratamente non paga, nemmeno se si viene assunti
- Essere sinceri, ma non fessi, nel senso che gli stessi concetti possono essere espressi in maniera molto diversa, è importante cercare di capire cosa vuole sentire l’interlocutore e cercare se possibile di essere in sintonia con lei/lui
- Essere umili, l’arroganza o la presunzione sono irritanti
- Cercare di prepararsi un discorso o una serie di risposte
Qualche esempio concreto: state cercando di cambiare lavoro perchè avete un capo insopportabile e vi chiedono “perchè ha deciso di cambiare lavoro?”
Rispondere “perchè il mio capo non capisce niente” può corrispondere al vero (punto 1), ma non è detto in maniera corretta (quindi niente punto 2) , si può passare per arroganti o presuntuosi (anche perchè chi vi fa il colloquio potrebbe essere il vostro futuro capo e quindi si potrebbe identificare in quello che non capisce niente) quindi niente punto 3 e infine è una risposta istintiva e quindi niente punto 4.
Risultato 1 giusto-3 sbagliati
Si può fare di meglio.
Tra i tanti colloqui dell’anno scorso me ne ricordo uno di una persona che a parole era bravissimo sapeva cosa rispondere alle domande aziendali “classiche”, ma ahimè è caduto sulle domande tecniche dimostrandomi che “stava cercando di vendermi” molto fumo e poco arrosto. Credo che in un colloquio ci stia presentarsi in maniera positiva, “raccontando una storia” come direbbe Seth Godin, ma la storia deve poggiare su basi solide altrimenti si rischia di essere ricordati come dei venditori di fumo.
Credo che sia importante essere pronti per le domande classiche che sono
- Perchè si cambia lavoro
- Cosa si cerca nel nuovo lavoro
- Quali sono le esperienze maturate fino ad adesso
In più per fare buona impressione oltre a rispondere alle domande potrebbe essere farne qualcuna per capire se si è in possesso di qualche elemento che potrebbe aiutare chi ci sta intervistando.
Esempio: se si viene dal mondo bancario e si sta facendo il colloquio con una azienda che lavora nell’ambiente della sanità chiedere se ci sono flussi amministrativi o procedure di pagamento per capire se ci sono aspetti per cui poter offrire un contributo in base ad esperienze passate potrebbe essere un elemento distintivo.
Chi ci intervista di solito ha dei problemi da risolvere e spera che il nuovo assunto sia in grado di aiutarlo, se si capiscono i problemi dell’interlocutore e si offrono delle competenze di solito queste non passano inosservate.
Riassumendo: sincerità senza ingenuità, preparazione, propositività.