cambiare lavoro(2 di n): rispondere agli annunci

In questa seconda puntata vorrei trattare dal punto di vista pratico alcuni dei concetti trattati nel post precedente ed in particolare cosa e come rispondere ad un annuncio.

Le cose che avrei voluto vedere quando leggevo le candidature erano le seguenti:

  1. I curriculum in formato europeo: quando devi leggere decine di curriculum se le informazioni che cerchi sono nello stesso punto risparmi del tempo
  2. I curriculum in formato pdf: ormai sia word che openoffice hanno la possibilità di esportare in pdf, che posso leggere con (quasi) qualsiasi strumento. In ufficio adesso lavoro con un Mac:  siete sicuri che abbia Office per leggere il vostro curriculum? Se la risposta è tanto Open office lo apre mi dispiace, state sbagliando punto di vista. Come dicevo nel post precedente è importante cambiare punto di vista e mettersi dalla parte di chi esamina il curriculum. Un lettore PDF lo hanno tutti, un lettore .doc non è detto (se stessi leggendo i Curriculum dall’ipad?)
  3. Un curriculum come allegato: ho visto, sul sito di annunci (infojobs) pagine e pagine di html che erano frutto di copia ed incolla difficilissime da leggere senza formattazioni o con formattazioni sbagliate.  Se ne devo leggere circa 70 (e la lettura dei cv è un attività extra rispetto al lavoro ordinario) mi concentro sulle risposte leggibili, se trovo qualcosa di buono lì le altre non le vado a vedere.
  4. Un curriculum con delle informazioni pertinenti: rispondere agli annunci senza avere il minimo requisito non serve a niente. “Sparare nel mucchio” e rispondere ad ogni annuncio non aumenta nè le probabilità di essere assunti, nè la possibilità di avere un colloquio. Se l’annuncio scrive neolaurati perchè rispondere se si lavora da 5 anni? E viceversa se si è neolaureati perchè si risponde agli annunci dove si richiedono 4 anni di esperienza? Soprattutto senza motivare del perchè si risponde ad un annuncio se non si possiedono i requisiti.

Concludo questo post con l’invito a chi vuole cambiare lavoro a rispettare le regole sopra elencate. L’esperienza dell’anno scorso mi ha insegnato che le persone che di solito si presentano come “serie” (ovvero che rispettano almeno i punti 3 e 4) hanno più probabilità di essere chiamate per il primo colloquio.

Nel prossimo post userò il mio curriculum come esempio di “metamorfosi” ovvero come modificare il proprio curriculum da “inguardabile” a “presentabile” (è una esagerazione ma ci sta).

    cambiare lavoro (1 di n)

    Diversi mesi fa sono stato coinvolto nella valutazione di candidati per diverse posizioni da sviluppatore. E’ stata per me la prima volta in cui mi trovavo “dall’altra parte del tavolo” ed ho imparato veramente molto sul processo di selezione di una persona. Ho deciso di cominciare una serie di post in cui sintetizzo quello che ho imparato e lo declino dal lato di chi cerca lavoro.

    Stai cercando di cambiare lavoro?

    Allora continua a leggere, forse troverai qualcosa di buono.

    In questo primo post vorrei concentrarmi sul punto di vista “corretto”.

    Quando anni fa ho cercato lavoro ero tutto concentrato su di me e su come potevo presentarmi; dopo questa esperienza non mi comporterei più così, ma rovescerei il mio punto di vista, ovvero mi concentrerei su chi mi deve assumere.  Alla fine è l’azienda che valuta n candidati ed  in questo momento (ma anche in molti altri) ci sono molti più candidati che offerte quindi è importante porsi nell’ottica di una persona che si offre per risolvere dei problemi, piuttosto che di una persona che cerca lavoro.  Sembra una differenza da poco, ma quando si devono esaminare decine e decine di curriculum e candidature (nel mio caso circa 70) una impostazione di questo tipo può essere una discriminante.

    Un altro aspetto che vorrei sottolineare è che spesso si deve cercare un lavoro diverso, non per forza migliore. Se uno cerca un lavoro in assoluto migliore è probabile che non lo troverà mai. Se invece ci si focalizza su alcuni aspetti specifici (es. poche trasferte, azienda tecnologicamente all’avanguardia, clima rilassato, etc) allora si possono aprire nuove possibilità.

    Un ultimo aspetto che vorrei enfatizzare è che la ricerca di un nuovo lavoro, per essere fatta bene richiede impegno e preparazione; per risultare efficace credo dia fondamentale avere una strategia di presentazione, ovvero avere “una storia” da raccontare. La storia non deve essere vera al 100%, ma deve basarsi su pilastri precisi e verificabili e incontrare le aspettative di chi ci ascolterà.

    Finora sono stato molto astratto, ma nelle prossime “puntate” declinerò i concetti di questo post con degli esempi pratici dove mostrerò una sorta di prima e dopo in modo da rendere evidenti le differenze che avrei voluto trovare nei curriculum e nei colloqui.